Sparisce l’acqua a Chiomonte e 8 dicembre
In questi giorni i NoTav ricordano l'8 dicembre 2005, giorno in cui ci si riappropriò del terreno che doveva essere cantiere a Venaus. In questi dieci anni la disinformazione fatta ai nostri danni dai media che ci dipingono come dei bombaroli ha fatto dimenticare le nostre motivazioni che è bene ricordare soprattutto ora che si incomincia, purtroppo, a vedere chiaramente che non eravamo profeti di sventura antiprogresso MA attenti osservatori delle carte (un pò come accadde in Vajont). In una frazione di Chiomonte stanno portando l'acqua con le autobotti a causa della sua scarsità. Per noi non è una sorpresa come ben riassume il prof Massimo Zucchetti in un suo articolo che si articola in tre parti che riguardano:
- il passato per ricordare il quale riporta un suo vecchio scritto in cui, tralaltro, riporta i dati di un rapporto redatto per conto dell’allora commissaria UE in cui si dice che “il solo tunnel di base drenerà da 60 a 125 milioni di metri cubi di acqua all’anno, che corrisponde al fabbisogno idrico di una città con un milione di abitanti”.
- il presente per il quale riporta i danni che subisce la popolazione a monte del cantiere e si chiede che fine abbiano fatto le prescrizioni ed i controlli tanto decantati dai documenti.
- il futuro per il quale si chiede “cosa succederà — a causa dei scellerati lavori del buco di prova del TAV — al bene comune acqua in Valsusa? E a Torino?”
Vi invito caldamente a leggere l’articolo del prof. Zucchetti intitolato “Sparisce l’acqua e restano i disastri” che trovate qui