Bloccati alla vecchia frontiera
di Leonardo Capella
10 luglio 2015
La “Grande Marche No TAV“, partita partita il 30 giugno da Chimilin (circa 30 km da Chambery, Francia) e dopo aver lasciato Villarodin ( cantone di Modane, Francia) ha preso la strada per raggiungere Venaus. Nessun problema in territorio francese. Raggiungendo il territorio italiano, la colonna di circa 56 fra auto e furgoni, trova un blocco di polizia in località Bar Cenisio nel comune di Venaus, lungo la strada statale n. 25 del Moncenisio. Sono circa le 18.30. Lo schieramento di Polizia e Carabinieri, più di 100 uomini, stazione presso lo spiazzo della vecchia dogana.
I manifestanti francesi vengono filtrati controllando il documento del guidatore e vengono filmati gli occupanti dei mezzi. Vi sono stati diversi momenti di tensione fra manifestanti e forze dell’ordine. A dare supporto diversi No Tav storici della valle che si sono spesi per risolvere il blocco della carovana.
Ovviamente l’importante arteria di traffico è stata congestionata al punto di formare una lunga fila di veicoli nelle due direzioni. Momenti di tensione anche tra gli occupanti dei mezzi rimasti bloccati in colonna. Gli animi si sono rasserenati solo dopo il controllo dell’ultimo gruppo di manifestanti, un furgone e due auto. Sono circa le 20.30 quando la carovana raggiunge il presidio No Tav di Venaus, terminando così quest’ultimo trasferimento. La carovana resterà in Italia sino a domenica 12. In questo giorni “italiani” sono previsti dibattiti, concerti e esplorazioni della zona del cantiere Tav di Chiomonte.