Saitta conferma, mai nessuno studio sugli effetti sulla salute della popolazione
Ad oggi non è stato effettuato nessuno studio sugli effetti sulla salute della popolazione relativi al cantiere del TAV di Chiomonte, ma solo controlli sui lavoratori del cantiere e sulle Forze dell’Ordine. E’ quanto ha ammesso candidamente Saitta, assessore regionale alla Sanità, rispondendo ad una nostra interrogazione presentata oggi in aula.
L’unico studio riguarderà la convenzione stilata recentemente fra TELT ed Università di Torino, iniziativa completamente inutile e tardiva. La cosiddetta VIS (Valutazione di Impatto sulla Salute) doveva infatti essere svolta prima di avviare i lavori, raccogliendo i dati sullo stato di salute dei valsusini ante operam. Svolto adesso, lo studio risulta privo di significato, non essendoci la possibilità di confrontare i dati prima e dopo l’avvio del cantiere.
Per la prima volta è stata proprio LTF ad ipotizzare, valutando i futuri incrementi di PM10, un aumento del 10% delle patologie cardiocircolatorie e respiratorie per le fasce di popolazione cosiddette “ipersuscettibili”. Oltre 100 medici di base della Val di Susa hanno firmato in originale il documento “Rischi di esposizione ad amianto e uranio causati dai lavori di costruzione della linea alta velocità”. A questo sono seguiti ulteriori appelli da parte di tecnici ed associazioni ambientaliste. Nonostante tutto nessuna istituzione, come conferma lo stesso Saitta, ha mai condotto un serio studio a riguardo. Basterebbe questo per fermare senza indugi la grande opera inutile.
Francesca Frediani, Consigliere regionale M5S Piemonte
Comunicato stampa